“Il Professionale” è un progetto fotografico che ha come obiettivo principale il semplice racconto del volto
umano attraverso immagini che mostrino il quotidiano nella parte più intima della persona.
Nello specifico il volto raccontato è quello di Massimo Ridolfi, 47 anni, scrittore teramano.
Come ribadisce lo stesso scrittore, la sua biografia la si può leggere attraversando i suoi libri, quindi mi sono limitata a raffigurarlo.
Come si può raccontare un volto attraverso la sua immagine? Come si può raccontarlo attraverso lo scatto fotografico?
Per me è stato essenziale preparare il mio personalissimo sguardo prima di eseguire il progetto, vale a dire entrare in rapporto con il soggetto della mia ricerca, acquisire familiarità con la persona e il suo ambiente; e questo si riesce a farlo solo se lo sguardo verso il soggetto diventa intimo, quasi fraterno, per giungere oltre l’apparenza; per avvicinarsi a domandare nel tentativo di comprendere.
E’ stato come far spazio tra le proprie idee per farci entrare qualcosa di nuovo.
Questa mia personale urgenza è nata dall’esigenza di accogliere e ospitare per capire; e quando questo accade, nella piena libertà di tutti gli individui, nasce un rapporto con l’altro, e tale circostanza rende possibile il racconto prezioso di un volto, di una vita.
Ogni scatto diventa memoria, traccia nel mondo, segno, perché ogni volto è storia e arricchimento.
La prima poesia dell'autore che ha ispirato il reportage:
Il Professionale
Il soldato si esalta per la nuova battaglia
non sa che lì dietro non c’è solo gloria.
Combatte e si batte
arduo coraggio
a vincere alla fine è solo la morte.
Poveruomo soldato
non sa che lì dietro finisce i suoi giorni …
Che ne sai della gloria tu che sei un morto?
©Massimo Ridolfi – Giugno 2001